Brindisi - UNA MOSTRA ICONOGRAFICA SULLA STORIA DEL TEATRO A BRINDISI

Publicado el: 22/01/2012 / Leido: 7516 veces / Comentarios: 0 / Archivos Adjuntos: 0

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UNA MOSTRA ICONOGRAFICA SULLA STORIA DEL TEATRO A BRINDISI

Fuente: http://puglialive.net/

La Fondazione Nuovo Teatro Verdi cerca immagini inedite e sconosciute

La Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi lancia un appello a tutti coloro i quali sono in possesso di immagini del vecchio e del nuovo Teatro Verdi, ma anche di altri contenitori di spettacolo che in passato sono stati attivi nel capoluogo. Il materiale iconografico, che verrà riprodotto per essere immediatamente restituito ai proprietari, diventerà parte di una mostra permanente sulla storia del teatro brindisino all"interno del foyer e di altri spazi del Nuovo Teatro Verdi. Per consentire l"allestimento della mostra gli interessati sono pregati di contattare gli uffici della Fondazione entro il 29 febbraio (tel. 0831.22.92.30).

L"esposizione, promossa in collaborazione con l"Archivio di Stato e la Biblioteca Arcivescovile «De Leo» e con il patrocinio dell"Amministrazione comunale, si propone di attraversare cronologicamente le vicende che hanno accompagnato le istituzioni teatrali della città con l"obiettivo di mettere in luce le attività, i personaggi, le esperienze, le gestioni e i consumi culturali dell"epoca.
Tenuto a battesimo il 17 ottobre del 1903, dunque pochi mesi dopo l"apertura del Petruzzelli di Bari, il Teatro Verdi sorgeva su una superficie di 1.300 metri quadrati nel cuore del borgo di Brindisi, su corso Umberto, all"angolo con piazza Cairoli e al confine con via Mazzini e via Masaniello.

La documentazione archivistica rivela che l"interno del teatro, costituito da una platea e da tre ordini di gallerie, era ricco di fregi, dipinti e stucchi dorati che facevano da cornice a grandi spettacoli di musica lirica e di prosa. Ma nel corso della sua attività il Verdi ospitò anche l"operetta, il varietà e il cinematografo, oltre a conferenze, comizi, fiere, veglioni, feste, spettacoli di beneficenza, manifestazioni sportive e molte altre iniziative ancora.

Memorabile rimane la serata del 13 giugno 1926, durante la quale cantò il famoso tenore leccese Tito Schipa, chiamato a esibirsi in occasione del concerto per la raccolta fondi da destinare alla costruzione del Monumento al Marinaio d"Italia.

Nel secondo dopoguerra divennero urgenti degli interventi di ammodernamento della struttura che, tra l"altro, già da tempo si era dimostrata poco capiente. Finché nel 1960, per salvaguardare l"incolumità pubblica, la città, con una sconsiderata demolizione, decise di fare a meno del suo punto di riferimento culturale più importante. Mentre c"era già chi proponeva di erigere un nuovo e più comodo teatro in un altro luogo della città. Senza immaginare, però, che ci sarebbe voluto quasi mezzo secolo.

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